Il Boia Scarlatto
1965 – Regia: Massimo Pupillo
Il boia Scarlatto è un cult. Detto
questo si può iniziare.
Si tratta della seconda pellicola
horror/gotica firmata da Pupillo (la prima è “5 tombe per un
medium"),sceneggiata da Roberto Natale e Romano Migliorini, due
sceneggiatori di grande esperienza e bravura nell'ambito dei film di
genere del periodo, basti ricordare che Migliorini ha firmato la
sceneggiatura di “Operazione paura” di Bava.
Il film prende a piene mani e rende
omaggio agli eroi neri dei fumetti di quel periodo, vale a dire
Satanik, Kriminal, e tutte quelle riviste pulp/horror che tanto
andavano di moda in quegli anni.
Il film si apre con l'arrivo di un
editore di romanzi horror da edicola con la sua troupe in un
castello, scelto come location per una serie di foto horrorifiche per
le sue pubblicazioni. Il castello è abitato da un ex attore isolato dal mondo che permette alla troupe di
effetturare il servizio fotografico, ma alcuni membri della compagnia ospitata
durante una perlustrazione nei sotterranei romperanno il sigillo che
imprigionava, dentro una Vergine di Norimberga, il boia scarlatto
feroce criminale condannato a morte nell 1600.
A questo punto inizieranno una serie di omicidi che mineranno la tranquillità del lavoro della troupe. La figura del boia scarlatto esteticamente è un misto tra Diabolik e l'Uomo Mascherato, perfettamente interpretato da Mickey Hargitay, che probabilmente non brilla per la recitazione, ma per quanto riguarda fisico e energia risulta perfetto.
A questo punto inizieranno una serie di omicidi che mineranno la tranquillità del lavoro della troupe. La figura del boia scarlatto esteticamente è un misto tra Diabolik e l'Uomo Mascherato, perfettamente interpretato da Mickey Hargitay, che probabilmente non brilla per la recitazione, ma per quanto riguarda fisico e energia risulta perfetto.
Buona
la fotografia e la sceneggiatura, che dopo un'inizio scoppiettante e
leggero vira lentamente nel tragico con un finale ambientato nei
sotterranei dove si assisterà a una serie di supplizi medievali
effettuati dal boia a spese delle modelle della troupe. Imperdibile
la tortura delle lame che lentamente stracciano i vestiti delle
sventurate ragazze.
Da ricordare che gli effetti speciali
sono di Carlo Rambaldi, del quale Pupillo sembra non fosse rimasto
soddisfatto, infatti nei film seguenti tornerà lui stesso a
occuparsi degli effetti.
Assolutamente una pellicola da vedere
capace di imprimere nella mente quel gusto horror erotico degli anni
'60, il tutto condito da una sensazione di proibito che aleggia in tutto il film.
Ho avuto il piacere di vedere alcune
pagine del cineromanzo tratto dal film apparso sulle pagine della rivista
Malia del 1966. Fantastico.
Bibliografia: Bizarre Sinema - Horror all'italiana. A. Bruschini.